7 cose da fare e da vedere in Valtellina
7 cose da fare e da vedere in Valtellina
La Valtellina è una regione geografica alpina che comprende la Valchiavenna, la Bassa Valle di Morbegno, la Valmalenco con Sondrio, la Media Valle di Tirana e l’Alta Valtellina con Bormio e Livigno. 3.212km quadrati di storia, cultura, paesaggi naturalistici e percorsi enogastronomici. Le prime cose che ci vengono in mente sono pizzoccheri, bresaola, cascate dell’Acquafraggia, trenino del Bernina, Bormio e Livigno, i vini Inferno, Sassella o Grumello, il Parco nazionale dello Stelvio.
Ce n’è per tutti i gusti e anche noi di Agriexperience abbiamo pensato di suggerirvi 7 cose da fare e da vedere in Valtellina.
Seguiteci...
Cosa fare in Valtellina
1. Attraversare il Ponte nel Cielo in val Tartano
Settecento assi in legno di larice compongono un ponte lungo 234m e alto 140m. Il ponte tibetano più alto d’Europa. E’ percorribile da tutti: famiglie con bambini, coppie di innamorati o esperti scalatori. Il panorama che vi attende è spettacolare. Dalla valle del Tartano alla diga di Colombera e persino.. il lago di Como. Una piccola raccomandazione, reggetevi al corrimano perché il ponte potrebbe traballare, pur essendo assolutamente sicuro. Un’esperienza mozzafiato, for brave only!
E dopo un’esperienza davvero adrenalinica c’è bisogno di un po’ di relax. A poco più di mezz’ora di auto potrete godervi un delizioso aperitivo dell fattore alla Bellero Green Factory, a Poggiridenti (SO). Potrete finalmente rilassi davanti ad un calice di buon vino valtellinese assaggiando prodotti a km zero.
2. Salire a bordo del Bernina Express
Un viaggio spettacolare sui binari più alti d’Europa. 61 km fra 55 gallerie e 196 ponti che vi faranno inerpicare sul ghiacciaio del Palü fino a scendere alle palme di Tirano. Comodamente seduti su poltrone di una carrozza ultramoderna potrete ammirare il massiccio del Bernina, il Lago bianco, i mulini in pietra di Cavaglia, il viadotto elicoidale di Brusio, l’alpe Grüm e tanto altro. Un viaggio adatto a tutte le stagioni, per ammirare il folliage autunnale, le fioriture primaverili e la neve candida dell’inverno. Un’esperienza da non perdere!
3. Assaggiare i pizzocheri della Valtellina
Forse non tutti sanno che di pizzoccheri ne esistono ben due! Quelli classici a tagliatella, rigorosamente di grano saraceno e quelli a gnocchetto, tipici della Valchiavenna.
I pizzoccheri classici vengono conditi con le verze e e ben due tipi di bitto, una più stagionata e una più fresca. Infine il burro, tanto burro. Abbrustolito con un spicchio d’aglio che gli dona quel sapore inconfondibile. Gli gnocchetti chiavennaschi, invece sono bianchi. In origine si facevano con il pane raffermo imbevuto nel latte tutta notte, e poi reimpastato con la farina. Anche qui colata di magnoca e burro a volontà.
Avete già l’aquolina vero? Potrete assaggiare i pizzoccheri nei ristoranti tipici della Valtellina, i crotti oppure cucinarli voi stessi! Una vera cooking class presso l’azienda agricola Folini a Chiuro, in provincia di Sondrio.
4. Fare una degustazione dei vini della Valtellina
I vini della Valtellina nascono da uve del nebbiolo coltivate su un sistema di terrazzamenti che corrono sul versante retico.
Fra i DOCG troviamo lo Sforzato, un passito rosso, o il Valtellina Superiore, prodotto con le uve dell’area tra Berbenno e Tirano, suddiviso nelle cinque sotto denominazioni Maroggia, Sassella, Grumello, Inferno e Valgella.
Molto interessante anche L’Alpi Retiche IGP che propone vini rossi, rosati, ma anche bianchi, frizzanti o passiti. Una gamma davvero ricca di bouquet e retrogusti.
All’azienda Agricola Folini potrete godervi la visita alla cantina con degustazione: assaggerete cinque vini valtellinesi accompagnati da formaggi e prodotti locali. Oppure, per chi ama abbinare i vini ai sapori della tavola, si può optare per il pranzo o cena con i produttori. Una carrellata di piatti e sapori valtellinesi abbinati al vino più adatto.
Cosa vedere in Valtellina
5. Le città principali della Valtellina
Se avete deciso di visitare la Valtellina non potete perdervi il trekking sulla via dei terrazzamenti di Morbegno. A Tirano non può mancare una visita a palazzo Salis e il Santuario della Madonna. Gli amanti dello sci potranno godersi una giornata sulla neve a Livigno, oppure dello shopping sfrenato esentasse. Ebbene si, Livigno gode dello status di zona extradoganale per cui alcuni prodotti non hanno l’IVA, compresa la benzina. Infine godetevi una una giornata di meritato relax alle terme di Bormio. Non dimenticate un passaggio a Sondrio, capoluogo di regione, con la sua passeggiata in via Scarparetti che porta al castello Masegra. A un quarto d’ora da Sondrio sorge il borgo di Triangia con un’azienda agricola dove conoscere il mondo delle api e del miele. Da provare l’esperienza dell’apicoltura durante la bella stagione oppure una degustazione dei prodotti dell’alveare d'inverno.
6. I borghi più suggestivi della Valtellina
Non solo città ma anche suggestivi borghi. Come quello di Ponte in Valtellina, che vanta il ritrovamento di incisioni di età preistoriche, assolutamente da non perdere. A Grosio riscoprirete usi e costumi di una volta. Tradizioni folkloristiche per un tuffo nel passato. Gli amanti dei borghi abbandonati non potranno perdersi Savogno e Codera, raggiungibili solo a piedi e ormai disabitati. Attenzione ai fantasmi però! A Teglio ritroverete i pizzoccheri preparati con la ricetta originale grazie all’Accademia del Pizzocchero. Infine, dopo una visita alla fucina Cavallari e al mulino di Castello dell’Acqua, potrete spostarvi alla Fattoria al Dos. Un’azienda agricola che alleva capre camosciate delle Alpi e produce formaggi. Qui potrete diventare fattore per un giorno o fare un’esperienza in un allevamento di capre. Mungitura, produzione di formaggio, assaggi e tanto altro.
7. Le cascate dell’Acquafraggia
A pochi kilometri da Chiavenna, si trovano le cascate dell’Acquafraggia. Uno spettacolo maestoso. Il torrente Acquafraggia nasce dal pizzo Lago, a 3050m di altitudine. Nel suo percorso scende verso due valli sospese, a due diverse altitudini, formando così diverse cascate. Da qui il nome del torrente: Acqua Fraggia che deriva dal latino acqua fracta ossia interrotta dalle cascate. Gli ultimi due salti, i più suggestivi, sono quelli visibili già dalla strada. Alla base si formano così diverse bolle d’acqua, delle vere e proprie piccole piscine naturali. Non mancano sentieri per fare trekking: quello panoramico, di circa un’ora, che costeggia le cascate e la mulattiera che porta a Savogno, un antico borgo abbandonato.
Ci auguriamo di essere riusciti a darvi qualche consiglio utile, la Valtellina offre davvero tante opportunità per vivere la natura. Se vuoi conoscere tutte le attività di Agrixperience in Valtellina e Lombardia clicca qui.